mercoledì 13 maggio 2009

Il casco monegasco Gallet F1 di Monte Carlo





Aggiorno il blog riportando un precedente post ed aggiornandolo a seguito di novità.
Preannunciato da una mail all’ufficiale di guardia, mi sono presentato al Centro di soccorso principale della Condamine, in faccia al porto di Monaco, e lì sono stato accolto dal Lieutenant Max che mi ha affidato al Sergent Jean Marc, che mi ha fatto da gentilissimo cicerone per più di un’ora e mezza facendomi visitare la caserma e spiegandomi ogni aspetto del soccorso a Monaco.
Come già detto in precedenza, il Principato di Monaco, ordinato secondo monarchia costituzionale, è una enclave in territorio francese dai cui confini è circondato su tre lati, mentre il quarto affaccia sul Mediterraneo; è capitale della grande finanza, con il mercato immobiliare più ricco del mondo, secondo la classifica di Forbes, davanti a Roma, Parigi, Londra, Tokyo e New York; è inoltre un piccolo e felice paradiso fiscale. E’ il penultimo Stato al mondo per superficie, seguito dalla Città del Vaticano; la sua località più conosciuta e prestigiosa è Monte Carlo (originariamente, in italiano, Montecarlo), dove viene allestito annualmente il circuito di Formula 1. Nonostante la sua esigua dimensione territoriale, il Principato ospita 33 mila abitanti di 108 nazionalità diverse, di cui solo poco più di 7.000 sono di nazionalità monegasca: è lo Stato Sovrano con la più alta densità di popolazione: al suo interno si parla la lingua francese, anche se la lingua ufficiale è il monegasco, variante della lingua ligure.

Il Corpo dei Sapeurs Pompiers è un Corpo militare componente della forza pubblica, sotto la diretta autorità del Principe Sovrano e messa a disposizione del Ministro di Stato per assicurare la protezione delle persone e dei beni. La sua missione è assicurare la lotta agli incendi, il soccorso ed il salvataggio su tutto il territorio del Principato e sui quattro comuni francesi direttamente limitrofi, come Cap d'ail, Beausoleil, La Turbie e Roquebrune Cap Martin. Va detto che con la Francia esiste un trattato di collaborazione tale per cui, oltre alla sinergia nei territori limitrofi, dai Corpi militari francesi di pompieri (Parigi BSPP e Marsiglia BMPM) vengono reclutati ufficiali, sottufficiali e buona parte degli hommes de rang (i vigili). Il Corpo in speciali circostanze può svolgere anche mansioni di mantenimento dell’ordine pubblico, in collaborazione con la Guardia del Principe, i Carabiniers: a questo scopo il personale dei Pompiers si esercita periodicamente all’uso delle armi e nel Centro principale esiste un’armeria (che a detta del mio accompagnatore non viene quasi mai utilizzata). Ci sono due centri di soccorso, quello principale di Condamine, dove si trovano anche lo Stato Maggiore, la logistica ed i servizi, e quello distaccato di Fontvieille. Nel primo, quello che ho visitato, sono dislocate due partenze: ognuna è composta di due mezzi tipo APS ed una scala; troviamo inoltre mezzi speciali, per un totale di circa quindici carri di tipologia variegata dall’estricazione dei feriti in incidenti stradali all’autobotte forestale (prestata dal Corpo di Nizza). A Fontvieille, oltre ad una partenza, ci sono i servizi speciali SAF ed il nucleo NBCR. Ogni pompiere è abilitato al primo soccorso, e ci sono quattro ambulanze alla Condamine e una a Fontvielle su cui si imbarcano tre vigili per svolgere il soccorso sanitario; in caso di particolari gravi urgenze arriva in supporto l’automedica civile. Il personale assomma a sole 131 unità, suddivise tra 9 ufficiali, 25 graduati e 96 militari, oltre a 6 impiegati civili; vivono tutti negli appartamenti che sovrastano i due Centri di Soccorso, nei quali ai piani interrato, terreno e primo troviamo i servizi della caserma ed agli altri le abitazioni dei pompieri e delle loro famiglie.

Il casco in dotazione ai Sapeurs Pompiers de Monaco, dopo i pluridecennali fasti dell’Adrian cromato, dagli anni novanta è il classico Gallet F1 in cromo che inizialmente era dotato di una placca derivata direttamente dall’Adrian medesimo (foto in basso, penultima posizione); negli ultimi anni è stato equipaggiato della meravigliosa placca in collezione, con il blasone in rilievo dei pompieri monegaschi, lo scudo a losanghe bianche e rosse sovrastato dalla corona e con il cartiglio riportante il motto “Deo juvante” (Con l’aiuto di Dio), emblema della famiglia Grimaldi. A questo sono affiancate le due asce dei pompieri e la scritta Sapeurs Pompiers de Monaco, sullo stile dei pompieri di Parigi e Marsiglia. Come sulle placche di questi ultimi due Corpi troviamo il motivo di fiamme stilizzate sulle ali: a differenza di questi ai Vigili e qualificati sono attribuite placche in colore oro, mentre agli ufficiali è data in dotazione la placca in argento. Devo riconoscere che è uno dei caschi più belli e rari presenti nella collezione, per l'esiguo numero di pompieri che compongono il Corpo, per il prestigio che esso ricopre ed il forte interesse collezionistico che circonda questi caschi. Ringrazio l'amico Gabriele ed i colleghi del Comando di Prato in trasferta per la meravigliosa foto di un ufficiale dei pompieri di Monaco in servizio di soccorso.

Il sito del Corpo dei Pompieri di Monaco

1 commento:

Fabien ha detto...

Paolo,

Alors là bravo!!!! Le casque f1 le plus dur à trouver...
Il se vend en France à des prix complétement fou. La plaque, elle, est complètement impossible à trouver. Tu vas faire des jaloux...
Amicalement
Fabien