giovedì 18 marzo 2010

Il casco tedesco Dräger HPS 4100 di Berlino






Berlino è la maggiore città e nel contempo uno dei sedici Land della Germania, quindi si può assimilare ad una città-stato; è capitale federale della Repubblica Federale di Germania e sede del suo governo. La città ha una superficie molto vasta, di 892 km², in cui vivono circa tre milioni e mezzo di abitanti: dopo Londra risulta essere il secondo comune più popoloso dell'Unione europea. Nel suo territorio troviamo grandi parchi urbani, due fiumi, lo Sprea e l’Havel, e tre laghi: il Tegeler See, il Großer Wannsee e il Müggelsee, nei mesi estivi molto frequentati dai bagnanti. Berlino era la capitale della Germania anche durante l'epoca nazionalsocialista e sede del potere del Terzo Reich, per questo fu uno degli obiettivi principali dei bombardamenti alleati che la distrussero per la maggior parte durante la Seconda guerra mondiale, terminata in Europa proprio con la resa incondizionata della Germania l'8 maggio del 1945. Alla fine della guerra fu quindi divisa tra i due schieramenti in quattro zone d'occupazione, con tre settori di Berlino Ovest in mano a Francesi, Inglesi ed Americani, ed il settore di Berlino Est in mano sovietica. Mentre Berlino Est divenne capitale della Repubblica Democratica Tedesca, Berlino Ovest fu un'enclave della Repubblica Federale, e del mondo occidentale, oltre la Cortina di Ferro; la Capitale della Germania ovest era allora Bonn. Con l’epica caduta del Muro, iniziata nella tarda serata del 9 novembre 1989 si rese possibile la Wiedervereinigung o “riunificazione tedesca” con la quale Berlino è tornata ad essere la capitale della Germania unita: da allora Berlino è fulcro della rinascita, in preda a vivo fermento culturale, scientifico, architettonico, musicale e delle arti figurative. Ho avuto l’onore di visitarla nel 1992, anno in cui la città portava ancora evidenti, in particolare nella zona est, i segni del passato “oltrecortina”: dovunque cantieri, lavori, rifacimenti, riedificazioni e nuove costruzioni. Oggi è una vera perla, dotata di spirito giovane e cosmopolita, che per la sua elevatissima qualità della vita ed i costi contenuti attrae moltitudini di persone da tutta Europa e dal mondo intero.

Il Berliner Feuerwehr è stato fondato nel 1851, e conta oggi 3.230 Vigili del fuoco dislocati in 38 caserme e 14 sedi del servizio di ambulanza, a cui si affiancano 1.350 volontari che operano congiuntamente alle caserme permanenti (in totale nell’intera area di Berlino e sobborghi operano ben 6.462 pompieri tra effettivi e volontari), oltre a 220 addetti alla formazione ed al mantenimento e 596 amministrativi. In dotazione ci sono 248 autopompe e autobotti, 39 autoscale da 30 metri, 1 da 37 metri ed una da 50 metri, e 221 veicoli vari. Nel 2008 ci sono stati 8.100 interventi per incendio (con 27 vittime), 20.600 interventi di soccorso tecnico e 305.000 soccorsi sanitari, uno dei compiti precipui dei pompieri berlinesi e circa il 78% del totale degli interventi.. A Berlino 30 sommozzatori svolgono funzioni di soccorso acquatico, stante la rilevante presenza di corsi d’acqua e laghi nel territorio di copertura, affiancati da personale di supporto (autisti, piloti delle barche e battelli). La loro sede principale è la caserma di Wannsee, dove 63 pompieri operano, oltre che con normali veicoli antincendio, anche con i veicoli specifici per il supporto ai subacquei. Di fronte alla caserma, che fronteggia l’omonimo lago, alla profondità di 6 metri è ancorata una piattaforma subacquea (la cosiddetta “piattaforma invisibile”) per l’allenamento dei sommozzatori del Berlin Feuerwehr, che qui svolgono i loro esercizi ed allenamenti spesso in collaborazione con i colleghi della Polizei e del soccorso sanitario (Rote Kreutz, la Croce Rossa).

Da Wannsee proviene il casco in collezione, un interessante Dräger HPS 4100 che sul frontale riporta il numero 4500 (Wache) che contraddistingue la caserma di appartenenza; i numeri che finiscono con lo 0 appartengono a caserme permanenti mentre i numeri che finiscono in 1 sono dei distaccamenti volontari. E’ nel colore bianco fotoluminescente e sui fianchi ha due bande rosse da sottufficiale, oltre alla banda catarifrangente grigia su tutto il contorno. Questo modello di elmetto deriva direttamente dal modello militare in uso nei paesi NATO, che ha fatto da modello per lo studio e lo sviluppo di questo casco poco diffuso ma molto valido. Originariamente equipaggiati di un casco in metallo di foggia bellica (che ricordava nella forma il casco della Danimarca), non più efficace nell’assicurare la protezione del vigile, nel 2000 i pompieri di Berlino testarono cinque modelli alternativi, tra cui il sempiterno Gallet F1; al termine dei sei mesi di prova venne stilata una lista dei requisiti che il futuro casco berlinese avrebbe dovuto possedere. Nel 2002 venne indetta una gara per la fornitura di 6.000 caschi, che venne vinta dalla Dräger con questo casco leggero, compatto, molto stabile grazie al sistema di sottogola avvolgente e contraddistinto da un ottimale livello protezione, con una vasta gamma di accessori (visiere, occhiali, sistemi intercom, maschere), oltretutto offerto ad un prezzo abbordabile. Tutti vantaggi che hanno permesso ai pompieri berlinesi di non rimpiangere il vecchio casco con cresta in alluminio ormai divenuto obsoleto ed inadeguato: ormai è divenuto preda dei collezionisti di elmetti in virtù della foggia singolare. Grazie a Christophe Dubois per la fotografia della rimessa partenze di un distaccamento di pomperi di Berlino, con i caschi in bella mostra insieme all'equipaggiamento antincendi.

Il sito dei pompieri di Berlino

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