martedì 16 giugno 2015

Il casco italiano Sicor VFR 2009 del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco






L'ho già detto, al centro della collezione campeggia il mio vecchio compagno Mispa, rigato e ammaccato, con la sua visiera a metà strada tra un ricevitore satellitare e il cruscotto di un elicottero. Goffo, pesante, sbilanciato, l'interno in similpelle e il sottogola tipo paracadutista: il suo disegno risale agli anni '50, derivando in origine dalla cornucopia del modello Nazionale 38. Proprio per tutte queste caratteristiche era, resta e sempre sarà assolutamente meraviglioso, un vero precursore dei tempi. Passa il tempo, nascono nuovi modelli, si creano disegni avveniristici, arrivano comodità a cui oggi sarebbe impossibile rinunciare, la leggerezza, il sistema di comunicazione, l'illuminazione integrata, i materiali compositi e stratificati; ti domandi, si potrebbe ancora spegnere con in testa il vecchio pentolone? Poi ti capitano tra le mani le foto dei pompieri indiani, o africani, o di qualche angolo sperduto della Terra, fieri dei loro caschi vecchi di cinquant'anni: eppure spengono, e salvano. E allora ti ricordi che il pompiere non lo fa la divisa, per quanto spaziale essa sia. Lo fa il cuore grande e saldo del pompiere che ci sta dentro, quella divisa, e sotto quel casco. E allora viva il coraggio, la fratellanza, lo spirito di sacrificio e di salvataggio che ci fanno tutti uguali, dalle pianure della Patagonia agli altopiani del Tibet, dal centro di Parigi alle periferie di Johannesburg: qualunque sia il casco che portiamo in testa. Onore ai Vigili del Fuoco, e un ricordo a chi, tra noi, ha perso la vita per compiere la sua missione: "sauver ou périr".

La nuova norma UNI EN 443:2008 "Elmo per la lotta contro l'incendio in edifici e in altre strutture" ha ridefinito gli standard di sicurezza per la protezione della testa degli operatori del soccorso tecnico urgente, i Vigili del Fuoco. Esteriormente sono due i dettagli che lo differenziano dal casco precedentemente adottato, il VFR 2000: il più evidente sono le decal sottovernice che vanno a identificare l'appartenenza al Corpo Nazionale, che sostituiscono la precendente granata fiammeggiante con asce incrociate, in materiale vinilico, incollata sul frontale del casco. Sul nuovo elmo all'emblema classico sono state affiancate le due bandiere italiana ed europea sui due lati, ridotte a decorazione applicata e non più "materica" come l'identificazione precedente. Meno evidente ma molto rilevante è l'aggiunta di uno spesso sottocasco antifiamma, aggiunto per rispondere alle stringenti indicazioni della UNI vigente; a detta degli utilizzatori questa modifica, che sicuramente va a vantaggio della sicurezza, comporta però una riduzione del comfort ed una minore capacità uditiva, filtrata dallo spesso materiale ignifugo che ricopre i padiglioni auricolari. Esteticamente non cambia la sostanza, e fa del Sicor VFR un degno competitore del cugino MSA Gallet F1SF; i giochi si sono riaperti con l'uscita sul mercato delle nuove versioni, il VFR modello EVO di casa Sicor per la produzione italiana, e il F1XF per l'oltralpe. Per ora il VFR 2009 sta soppiantando il VFR 2000 di cui si sta effettuando la sostituizione nei vari Comandi.

Riporto la descrizione del casco riportata dal sito del produttore, "Casco per Vigili del fuoco professionisti Certificato CE in cat. III in conformità alla normativa UNI EN 443. Restyling dell’elmo attualmente in uso presso il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco italiani, progettato e realizzato al fine di rispondere alle innovazioni tecnologiche del settore ed alle esigenze funzionali degli operatori antincendio, secondo quanto richiesto dalle normative vigenti. Calotta monolitica in materiale composito e resine estinguenti, guscio interno perfettamente aderente alla calotta, realizzato con la nuova tecnica di 
costampaggio che contribuisce all’assorbimento degli urti. Sistema di ritenzione ad innesto rapido che permette il miglior adattamento alla conformazione del volto e che permette, scollegando la fibbia, di trasformarsi in sistema di aggancio rapido per le maschere antigas predisposte. Bardatura ad elevato confort regolabile a mezzo cremagliera dalla taglia 52 alla 64. Il casco è dotato di due visiere retraibili all’interno della calotta stessa. Il casco è completamente smontabile per una corretta e completa pulizia dei componenti ed eventuale sostituzione di parti usurate con l’utilizzo. Sono inoltre previsti diversi accessori applicabili al modello base: coprinuca posteriore in tessuto alluminizzato, bande fotoluminescenti e retroriflettenti, lampada applicabile lateralmente alla calotta per mezzo di un apposito supporto e sistemi di comunicazione."

Nessun commento: