Aggiorno il blog con l'arrivo di un nuovo, raro e affascinante casco che va a sostituire quello già presente in collezione. Si tratta dell'elmo marocchino in utilizzo corrente, che sta andando a sostituire il modello precendente, il Gallet F1S di Marrakech.
Il Marocco (Al-Mamlaka al-Maghribiyya, "regno
dell'occidente") è uno stato dell'Africa settentrionale, nella parte
occidentale della regione definita anche come Maghreb; deve il suo nome alla
città di Marrakech. I confini terrestri sono con la sola Algeria, ad est e
sud-est, e con il territorio del Sahara Occidentale a sud. Buona parte delle
sue coste sono bagnate dall'Oceano Atlantico, ed estendendosi anche oltre lo
Stretto di Gibilterra si affacciano anche sul Mar Mediterraneo. La lingua
ufficiale del paese è l'arabo, anche se il 40% della popolazione parla il
Berbero. Secondo la costituzione promulgata da Hassan II nel dicembre 1962, il
Marocco è uno stato sovrano retto da una monarchia costituzionale, sociale e
democratica. Dal luglio 1999 il monarca è Mohammed VI: la dinastia alaouita, a
cui appartiene il sovrano, è originaria del sud e vanta un'origine sceriffale,
ossia una discendenza diretta dal Profeta. Sebbene il re sia considerato "Principe
dei credenti" la legislazione è notevolmente laica, in particolare con un
codice della famiglia che tutela le donne molto più di quanto non faccia la
legislazione a base islamica di altri Stati a maggioranza musulmana. Marrakech
è una città situata al centro-sud del Paese, a circa 150 km dalla costa
dell'oceano atlantico. Abbastanza vicina alle montagne dell'Alto e del Medio
Atlante, in linea d'aria dista circa 50 km dal massiccio del Djebel Toubkal, la
cima più elevata del Marocco; essa conta più di un milione di abitanti. La
Medina è patrimonio dell’Umanità e soggetto a tutela dell’Unesco.
In Marocco i vigili del fuoco fanno parte della Protezione Civile, come avviene anche in Algeria (vedi post sul casco di Algeri). Le decisioni avvengono al livello governativo, sotto l’egida del Ministro dell’Interno che agisce attraverso il Direttorato della Protezione Civile, il cui scopo è quello di combattere tutte le calamità pubbliche. A capo dei 16 Comandi regionali si trovano i Governatori con il compito di coordinare le Prefetture e le Province attraverso un piano organico, detto ORSEC; in caso di calamità il Comandante Regionale prende il controllo delle operazioni di soccorso e coordina i Governatori che dispongono delle Forze Pubbliche: Vigili del Fuoco, ambulanze, Polizia, Forze ausiliarie ed eventualmente l’Esercito. A livello locale i detentori del potere, Pascià e Caicchi, sono responsabili delle emergenze gli uni per le aree urbane e gli altri di quelle rurali. A Marrakech, che si trova nella regione del Tensift-Al Haouz, la Protezione Civile coordina sia il servizio di ambulanze (nel 2005 ci sono stati oltre 12.000 interventi di cui 6.300 per incidenti stradali e 800 di supporto ai Sapeurs) che i Pompieri. La caserma di Marrakech possiede 5 autopompe, un veicolo sommozzatori, una scala da 30 metri, un veicolo di soccorso S.A.F. oltre a fuoristrada con moduli boschivi e barche in alluminio; dalla caserma escono inoltre 9 ambulanze di base più una medicalizzata. Nella Centrale e nei sette distaccamenti locali lavorano circa 200 pompieri, che nel 2007 hanno effettuato 484 partenze per incendio e oltre 6000 per interventi vari (fughe gas, crolli e dissesti statici, soccorsi vari e sorveglianze).
Il casco in collezione è il nuovissimo Gallet F1 del tipo XF, ultimo nato in casa MSA, già visto nel post su Parigi, che qui troviamo nel colore rosso in dotazione a tutti i pompieri marocchini; sul retro ha bande catarifrangenti in un particolare colore verde: questo colore in generale simbolizza l'Islam perché rappresenta il paradiso (che tra l’altro è la parola in lingua persiana che letteralmente significa “giardino”): perciò la tribù del profeta Maometto aveva uno stendardo verde, che troviamo anche nel pentagramma della bandiera marocchina. Sulla placca frontale in oro porta il meraviglioso blasone della Protezione Civile marocchina, riportante in alto la Corona ed in basso la Stella simbolo del Regno del Marocco; al centro, in campo arancione reca il triangolo, due segni che riportano appunto alla Protezione Civile; intorno le scritte in caratteri arabi “Dio”, “Il Re”, “La Patria” e, sul lato basso del triangolo, le iniziali per “Autorità Prevenzione e Soccorso Civile”, ed infine al di sotto si completa con la scritta “Protezione Civile”. Come il casco di Dublino anche questo reca il sistema di illuminazione integrato ai lati della mentoniera, utile per facilitare la visione di dettaglio ravvicinata; è altresì possibile, con attacco supplementare, dotare il casco di torcia di profondità sul lato esterno.
L’ultima immagine ritrae i Vigili del Fuoco di Casablanca nel corso di un intervento su un incendio industriale a Sidi Bernoussi, uno dei due arrondissement da cui è composta la Città; è tratta da qui.







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