L'Iraq è uno Stato dell'Asia occidentale che confina
con la Turchia a nord, l’Arabia Saudita e il Kuwait a
sud, la Siria a nordovest, la Giordania a ovest e l’Iran verso
est. Il territorio dell'Iraq corrisponde approssimativamente al territorio
dell'antica Mesopotamia, la "terra dei fiumi” dl fatto che qui
scorrono il Tigri e l’Eufrate, mentre il nome attuale viene dal persiano eraq,
ossia "terre basse" in contrapposizione all'altopiano su cui si
sviluppa l’odiato vicino Iraniano. Il paese è stato per circa 25 anni governato
in maniera autoritaria dal regime dittatoriale di Saddam Hussein.
Dal 9 aprile 2003, in seguito alla caduta di Saddam Hussein, l'Iraq è
stato un protettorato militare statunitense e dal gennaio 2005 un
governo locale di transizione ha amministrato il Paese fino all'esecuzione
dell'ex-dittatore: dal 2005 è una repubblica parlamentare. Le sue
principali risorse sono l’estrazione del petrolio, di cui possiede la terza
riserva al mondo, e vista l’abbondanza di acqua ha un’agricoltura molto florida
e sviluppata; in conseguenza delle turbolenze nell’area si è di fatto azzerato
il turismo in visita ai molti tesori della sua storia millenaria. La capitale è Baghdad, detta
tradizionalmente “Città della Pace”, è la seconda città più grande dell'Asia sud-occidentale,
dopo Teheran, il calcolo della popolazione per il 2010 è di
5.402.486 abitanti.
Nel giorno internazionale della
Protezione Civile, il 7 marzo,i pompieri iracheni sono stati insigniti del
premio alla professionalità e alla dedizione, veterani dello spegnimento di
pozzi di petrolio in fiamme o del salvataggio di bambini coinvolti nell’incendio
della loro casa, ricevendo le congratulazioni del loro comandante, il Generale
Comandante Abdul Rasool, a capo del Direttorato di Protezione Civile di cui
fanno parte i Vigili del fuoco. “Sono fiero di voi: siete parte fondamentale
del Piano di Sicurezza della città di Baghdad, e grazie al vostro costante
addestramento, l’alto livello di professionalità e l’abnegazione fate parte
integrante della lotta contro il terrorismo e il disordine” ha detto il
Comandante, aggiungendo “le vostre sofferenze e il duro lavoro servono all’intera
collettività”. Dal 2003, primi ad
arrivare sulla scena, gli undicimila pompieri dell’Iraq hanno estinto 120.418
incendi, soccorso 2.050 persone e disinnescato 148.984 ordigni esplosivi
improvvisati, i tristemente famosi IED, salvando migliaia di vite umane. Anche
durante la guerra, senza badare a bandiere e schieramenti, hanno continuato a
prestare la loro opera di soccorso, pagando il pesante prezzo di 121 Vigili
morti in servizio. A seguire il Generale Laith Abbas, capo dei Vigili del fuoco
di Baghdad, ha illustrato che negli ultimi due anni i pompieri della città
hanno ricevuto addestramento in Bahrain, Oman e Giappone e più di 450 automezzi
sono distribuiti a presidiare le 39 stazioni del territorio urbano: 78 nuovi
mezzi sono stati donati dal Giappone, mentre gli Stati Uniti hanno donato 20
pattugliatori fluviali oltre a una nave multifunzione antincendio, mentre il
Corpo del Genio statunitense ha realizzato l’Accademia addestrativa. Su tutti l’ONU
ha realizzato la formazione ed il coordinamento anche grazie al lavoro dell’amico
Comandante Robert Triozzi, che guida i Vigili del fuoco delle Nazioni Unite.
Il casco in collezione, già visto
nella descrizione del casco da pompiere dell’Unione Europea del Parlamento di
Strasburgo, è il diffuso Rosenbauer Heros II, il cui successore X-Trem è
visibile nel post sugli Emirati Arabi Uniti. Sul frontale reca l’adesivo dell’Iraq,
che tra le tre stelle che campeggiano sul campo bianco racchiuso tra i due
campi rosso e nero, riporta le parole “Allah è il più grande”. Realizzato
secondo la DIN EN 443, il tipo Heros II ha la calotta in poliammide ricoperto
di vernice fosforescente, che nel buio restituisce la luce ricevuta. E’ dotato
di paracollo in alluminio, soggolo con fibbia scorrevole, cuscino di
ammortizzazione sul collo e visore retrattile trasparente; autentico
precursore, porta sul retro la rotella che permette di regolare la bardatura
interna in funzione delle diverse condizioni, utilizzabile anche da chi porta i
guanti, come il pompiere sulla soglia di una casa in fiamme che deve stringere
il casco in modo che sia più avvolgente. Uscito sul mercato da parecchi anni, è
tuttora un valido supporto al vigile del fuoco che cerca un casco affidabile e
a prezzo concorrenziale, a maggior ragione in un Paese che sta uscendo da un
lungo periodo oscuro e sanguinoso. La quarta fotografia ritrae la placca
identificativa del pompiere di Baghdad, ottenuta fortunosamente grazie ad un
componente della missione di addestramento delle forze irachene nel periodo
della ricostruzione.
Qui si trova il sito da cui è
tratta la fotografia della squadra di prima partenza di Baghdad, che fa parte
di un ottimo lavoro fotografico.
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