giovedì 13 gennaio 2011

Il casco National Plastics di Barbados






Lo dico spesso, questa collezione mi permette di allacciare contatti con pompieri di tutto il mondo, ben prima di raccogliere i caschi che usano nel loro lavoro. E' vero, l'elmo è il simbolo per eccellenza di questa missione: io però trovo ancora più interessante scoprire chi c'è sotto, e in quali condizioni lavora. Per questo ringrazio l'amico Glyne, prode Fire Officer del Barbados Fire Service e gentile fornitore delle preziose informazioni su questo casco raro e interessante.
Barbados è un'isola-nazione tropicale indipendente situata sul confine tra mar dei Caraibi ed oceano Atlantico. Ha una superficie limitata, di circa 430 km², ed è principalmente piatta, con alcune colline all'interno: il monte più alto, Mount Hillaby, misura solamente 350 m sul livello del mare. L'origine del nome "Barbados" risale al 1536 dall'esploratore portoghese Pedro A. Campos che chiamò l'isola Os Barbados (i barbuti) ispirandosi agli alberi di ficus che vi crescevano e le cui lunghe radici aeree sembravano barbe. A partire dal 1625 Barbados è sempre rimasta sotto il controllo inglese, a differenza della maggior parte delle isole caraibiche, il cui controllo passò più volte di mano fra le varie potenze coloniali spagnola, portoghese e francese. Dal 1966, pur rimanendo all’interno del Commonwealth, ha raggiunto la completa indipendenza dal Regno Unito; qui si parla correntemente l’inglese insieme al creolo, detto “bajan”. Nel corso degli anni il turismo e l'artigianato hanno superato l'industria dello zucchero e del rum per importanza economica, donando alla sua popolazione un livello di benessere secondo solo a Canada e Stati Uniti (i due stati del continente americano ai primi due posti). Come in tutti gli Stati appartenenti al Commonwealth la regina Elisabetta II è il capo dello Stato (con il titolo di "regina di Barbados") ed è rappresentata sull'isola da un governatore generale.

Il servizio anticendi di Barbados risale al 1840, quando per riorganizzare l'estinzione degli incendi, fino ad allora su base rurale con mezzi ippotrainati, venne costituita la Bridgetown Fire Company composta di un Caporale e quindici uomini sotto la guida di un ispettore generale; l’anno successivo una legge locale permise ai componenti delle forze di polizia di Holetown, Speightstown e Bridgetown di entrare a fare parte del servizio antincendi. Nel 1950 venne acquistata una casa in Probyn street, a Bridgetown, destinata ad ospitare la caserma dei pompieri. La Barbados Fire Brigade venne costituita con un atto parlamentare nel 1955, per diventare il Barbados Fire Service nel 1960, sotto la guida del colonnello di polizia R. J. Mitchelin e con un organico di 26 membri in totale. Contestualmente venne trasferita dalla polizia, di cui fino ad allora faceva parte, la competenza su mezzi, materiali, equipaggiamenti e finanze. Il B.F.S. aveva allora in dotazione una autopompa Dennis, due botti da 600 galloni Dennis ed una Merryweather, un rimorchio serbatoio da 350 galloni Austin e due pompe carrellate. Nel 1957 venne acquisito il controllo antincendi dell’aeroporto, prima affidato all’autorità di aviazione civile, mentre dal 1958 al 1961 vennero aperti i tre distaccamenti di Worthing, St. James e St. John, mentre i pompieri aumentavano gradualmente ad 87 unità. Nel 1979 fecero il loro ingresso i primi sei membri di sesso femminile del Fire Service. Attualmente prestano servizio 239 membri tra vigili, graduati, ufficiali e personale amministrativo, che hanno in dotazione mezzi moderni e potenti (i buona parte Mercedes o Scania), sotto la guida del capo dei pompieri Randolph Cox.

Il casco in collezione è un insolito National Plastics Company prodotto in Inghilterra dalla fine degli anni ’40, in coincidenza con la de-nazionalizzazione del corpo dei pompieri dopo la fine della II guerra mondiale. La sua forma ravvisa chiaramente quella classica dei caschi britannici come il Cromwell storico; questo a sua volta derivava dall’elmo Hendry & Sons in cuoio prodotto a Glasgow in Scozia, dall’inizio del secolo scorso fino alla metà degli anni ’60, in sostituzione dei precedenti caschi Merryweather in metallo ottocenteschi. Come tutti i caschi da pompiere presenta costolature ed irrobustimenti, in primis la cresta in sommità, destinata a conferire rigidità e resistenza alla scocca realizzata in resina fenolica (da qui il diminutivo per questo tipo di caschi di National Phenolic); per proteggere il pompiere da braci e ed acqua è dotato di una grande ala paracollo posteriore, in grado di soprastare il colletto dell’uniforme. L’interno, in cuoio, è confortevole e si completa con un soggolo anch’esso in cuoio; questo tipo di caschi era fornito nei classici colori nero per i vigili e bianco per gli ufficiali. Oggi il Barbados Fire Service utilizza i moderni Cromwell F500, che si vede nella foto in basso indosso ad un pompiere che gioca con una bambina (descritto nel post sui pompieri britannici della RAF), o i Cairns 600 nei medesimi colori giallo e bianco.

Il sito ufficiale del B.F.S.

Il blog non ufficiale dei Bajan firefighters

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