venerdì 29 novembre 2024

I caschi americani Cairns N5A di New York









Dopo un lungo periodo di sospensione dovuto alle alterne vicende esistenziali finalmente riprende la pubblicazione dei caschi della mia collezione, che è uscita dagli scatoloni e ha ritrovato degna esposizione. Il primo post dopo la pausa riguarda due caschi gemelli appartenenti ai due Capitain, massimo grado operativo e guida della Fire House: coordinano le squadre che da loro dipendono mantenendo un ruolo attivo nell'intervento e facendo da collegamento con la catena di comando superiore. Questi in collezione sono appartenute agli ufficiali di coordinamento dei due mezzi di soccorso localizzati nella caserma situata esattamente di fronte al luogo in cui, fino all’11 settembre del 2001, si stagliavano le Twin Towers, sede del World Trade Center. L’Engine 10 e la Ladder 10 sono stati quindi i primi ad intervenire nelle drammatiche ore della tragedia, ed hanno pagato un altissimo prezzo in termini di vite umane, perdendo in quel giorno drammatico 6 membri sui 12 totali. Questi due meravigliosi elmetti sono la più recente acquisizione della collezione, che negli ultimi mesi è ripartita con pezzi molto prestigiosi che verranno illustrati nei prossimi post.

New York è la maggiore città degli Stati Uniti d'America, situata nell'omonimo stato che ha per capitale Albany. La sola città di New York conta oltre 8 milioni di abitanti distribuiti su un'area di 786 km² divisa amministrativamente nei 5 "distretti" o "circoscrizioni" (boroughs), mentre l’intera area metropolitana assomma a circa 21 milioni di abitanti compresi in tre stati (New York, New Jersey e Connecticut), una delle più popolose al mondo. Dei cinque distretti solamente uno, il Bronx, si trova sul continente vero e proprio, mentre Brooklyn e Queens occupano l'estremità occidentale dell'isola di Long Island, e Staten Island e Manhattan occupano le due isole omonime; quest’ultima è il centro culturale, amministrativo e degli affari, oltre ad essere la zona più densamente popolata della città ed ospitare gran parte dei luoghi e degli edifici che caratterizzano maggiormente la Grande Mela, tra cui quasi tutti i maggiori grattacieli newyorkesi. Esistono anche numerose isole più piccole, come Ellis Island, l'isola su cui un tempo sbarcavano le navi di emigranti provenienti dall'Europa, e dove questi venivano tenuti in quarantena per un certo periodo prima di essere ammessi all'ingresso negli Stati Uniti, o Liberty Island, l'isola dove è collocata la Statua della Libertà.

Il Fire Department of New York City (FDNY) garantisce la protezione dei cittadini e delle proprietà dall’aggressione del fuoco, provvede al soccorso sanitario e tecnico e gestisce la pronta risposta alle emergenze NBCR, grazie all’opera di circa 11.400 pompieri e 2.500 paramedici. Opera in una variegata tipologia di paesaggio urbano, comprendente edifici che vanno dalla villetta unifamiliare in legno al grattacielo di centinaia di metri, dal negozio di alimentari all’industria o al magazzino intensivo oltre a parchi immensi, metropolitane, tunnel, sopraelevate, ed il maggior sistema di autostrade urbane al mondo. Vi sono tre tipologie principali di partenze, e ognuna di esse è contraddistinta dal colore della placca frontale, che riporta la numerazione del distaccamento a cui il vigile è assegnato oltre al suo numero di matricola: i “Fire Engine” sono deputati all’allestimento delle linee d’acqua, e sono camion composti di una vasca d’acqua da 500 galloni, una motopompa per conferire pressione e svariate decine di metri di manichette; il colore della placca è nero. Troviamo poi le “Ladder”, le scale, i cui equipaggi sono deputati all’accesso nella costruzione, al garantire l’adeguata ventilazione, e all’esecuzione delle procedure di ricerca e salvataggio, utilizzando una serie di attrezzi adatti ad entrare nella scena dell’incidente (da cui la denominazione alternativa di “hook and ladder”, uncino e scala), oltre alla eventuale disincarcerazione di vittime intrappolate e loro evacuazione; la placca del loro elmo è rossa. In ultimo i “Rescue” sono equipaggi di soccorso e salvataggio e rappresentano l’elite del Dipartimento: sull’elmo hanno placca blu. Le compagnie di Rescue svolgono i lavori più duri e “rognosi”, forti del loro addestramento e dei mezzi che hanno a disposizione, stipati dentro i grossi camion “rig” anche detti “enormi cassette degli attrezzi”, che hanno in caricamento tra gli altri estricatori, demolitori, termocamere, lance termiche, cesoie idrauliche, cuscini pneumatici (tipo i Wetter) un gommone sul tetto ed equipaggiamento subacqueo, oltre all’attrezzatura SAF, loro specialità. Le "Squad" sono chiamate a supporto delle altre, essendo composte di personale multifunzione addestrato a coprire esigenze multiple, la loro placca è gialla; i team HM, Hazardous Materials, si occupano delle emergenze NBCR, con placca blu e le lettere HM ai lati dell'indicazione della caserma di appartenenza; ci sono anche tre “Fireboats”, mezzi navali antincendio portuali, i cui equipaggi hanno placche frontali verdi, le più rare da vedere. I giovani pompieri in addestramento quando superano la prima fase e passano al servizio operativo vengono dotati di caschi con placca arancione e la scritta "probie", probationary, che significa appunto "in prova". (Grazie Claudio per la precisazione sulle squad...). Nella foto in basso l'amico David, che ringrazio molto per la preziosa foto, in visita alla FDNY Academy ha fotografato la cornice che contiene tutti i tipi di placche che si trovano sui caschi dei pompieri di New York.

La storia del famoso casco da pompiere americano ha origine nel 1731 quando un certo Jacobus Turck, curatore dei mezzi del Dipartimento dei Vigili del Fuoco di New York creò un cappello a tuba in cuoio, sullo stile Abramo Lincoln, da usarsi da parte dei pompieri. Precedentemente i cappelli da pompiere erano fabbricati con materiali molto vari quali lana, feltro, cartapesta o stoffa oleata, ma nessuno di questi era efficace quanto il cuoio, tanto che dal 1762 a tutti i membri del Dipartimento venne imposto di indossare cappelli protettivi in cuoio mentre erano in servizio. Il disegno del casco (detto appunto New Yorker) con questa forma caratteristica è opera del pompiere volontario del New York Fire Department Henry Gratacap, che visto il successo creò la sua fabbrica di elmi nel 1836, per diventare dopo breve la famosa Cairns and Brothers: da allora è rimasto sostanzialmente immutato. 
I caschi aggiunti alla collezione sono due esemplari del classico, intramontabile modello N5A in cuoio, fabbricati negli anni ‘90; portano la placca dell’Engine 10 e della Ladder 10, che coabitano nella caserma detta “Ten House”, che ha la particolarità di essere una delle due, sulle 220 totali, in cui sia la pompa che la scala portano lo stesso numero. Fondate entrambe nel 1865 ed originariamente localizzate in caserme separate; sono state trasferite nella presente sede, al numero 124 di Liberty Street, dal 1984. 
La costruzione di questo tipo di caschi è frutto di una procedura estremamente complessa che giustifica l’alto costo di questi esemplari, tutti interamente realizzati a mano da artigiani esperti con decine di passaggi dalla pezza di cuoio iniziale fino all’elmo finito; nel 2000 la Cairns è stata acquisita dalla MSA, (Mine Safety Appliance Co) vera egemone nel campo della sicurezza, similarmente a quanto fatto con la francese CGF Gallet.

I membri del Dipartimento, già considerati enormemente in virtù della loro opera, sono assurti al rango di eroi dopo i tragici fatti dell’11 settembre del 2001, quando due aerei di linea si schiantarono sulle Torri Gemelle facendole incendiare e successivamente collassare: 343 pompieri e paramedici del FDNY immolarono la loro vita spesso sapendo che la andavano a perdere. Bisogna considerare che in configurazione operativa un pompiere porta addosso circa 40 chilogrammi di materiale tra equipaggiamento, autoprotettore ed attrezzi da intervento; durante un incendio gli ascensori non possono essere usati, a meno che essi siano espressamente progettati per il soccorso, cosa che in effetti è prevista in tutti i maggiori grattacieli, ma che in quel caso non fu possibile utilizzare: l’impatto degli aerei infatti aveva letteralmente “tagliato in due” gli edifici, troncando quindi anche le torri degli ascensori di soccorso. Si crearono quindi, sulle scale ancora utilizzabili, due flussi contrapposti: quello degli occupanti che scendevano terrorizzati, e quello dei soccorritori che, a piedi, ansimanti, con l’angoscia nel cuore, cercavano di raggiungere i piani incendiati. A volte gli sguardi si incrociavano, e alla domanda “ma perché state salendo?” seguiva, laconica, la risposta “because it’s my work” “perché è il mio lavoro”….

Questo è il riferimento della fotografia della Ten House, tratta da Wikipedia, e dal sito della Ten House arriva la fotografia dei due mezzi in soccorso nel periodo precedente all'11 settembre. Video che descrive il procedimento costruttivo di questo casco, molto istruttivo.

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