martedì 7 giugno 2011

Il casco indonesiano Kobayashi di Jakarta





L'Indonesia è uno Stato del sud-est asiatico, è il più grande Stato-arcipelago del mondo, composto da oltre 16.000 isole, ed abitato da una popolazione di 222 milioni di abitanti nel 2006: questo ne fa il quarto paese più popoloso della Terra ed il più popoloso a maggioranza musulmana. L'Indonesia è una repubblica laica presidenziale la cui capitale nazionale è la città di Giacarta, in realtà provincia a sé retta da un governatore invece che da un sindaco. Confina con la Malesia nell'isola del Borneo, con Papua Nuova Guinea nell'isola di Nuova Guinea e con Timor Est nell'isola di Timor. Gli altri paesi confinanti sul mare sono Singapore, le Filippine, l’Australia ed il territorio indiano delle Isole Andamane e Nicobare. Fin dal 1600 è stata colonia olandese, ma l'interesse commerciale verso la regione dell'arcipelago indonesiano risale almeno dal VII secolo, quando il Regno Srivijaya già commerciava con la Cina e l'India. Dopo tre secoli e mezzo di colonialismo olandese, l’Indonesia si assicurò la propria indipendenza, dopo la Seconda guerra mondiale. Attraverso le sue numerose isole, l’Indonesia si compone di svariati gruppi etnici, linguistici, religiosi, a volta in rapporti turbolenti fra loro. L'Indonesia possiede ancora vaste aree disabitate e selvagge con grandi risorse naturali, in parte non ancora sviluppate. Giacarta (in indonesiano Djakarta o DKI Jakarta, già Batavia o Jayakarta) come detto poco fa è la capitale e la principale città dell'Indonesia: situata sulla costa nordoccidentale dell'isola di Giava, ha una superficie di 661.52 km² e una popolazione di 9.580.000 (2010).

La dominazione olandese ha portato all’organizzazione, nel 1873, del BRANDWEER Batavia DKI JAKARTA: "Reglement op de Brandweer in de stad Vorsteden Afdeeling Van Batavia"; oggi il Jakarta Fire Service è un servizio su base provinciale con circa 2.351 addetti su 90 stazioni. Ad essi si aggiungono 162 addetti al soccorso speciale, 230 addetti alla prevenzione degli incendi, 25 istruttori professionali, 47 addetti ai laboratori, 450 meccanici ed addetti al parco mezzi e 493 addetti all’amministrazione ed alla logistica. Qui operano circa 300 mezzi di soccorso: il servizio antincendi soffre del problema di proteggere una città dal traffico congestionato e con mezzi insufficienti; in una città densamente affollata di grattacieli, ad esempio, troviamo solo due Snorkel da 42 metri ed uno da 55 metri in fase di acquisto. Per il resto i piani alti dei palazzi in fiamme sono ben lontani dalla portata delle normali autoscale in dotazione, alte da 12 a 27 metri: così il soccorso si affida alle scale antincendio ed alle buone gambe dei pompieri. Per permettere alla brigata di compiere missioni anche al di fuori dei confini provinciali, all’interno dello sterminato arcipelago indonesiano o al di fuori dei suoi confini è nato, in concomitanza con il disastroso terremoto di Sumatra del 2008, il ‘Jakarta Fire and Disaster Service’.

Il casco ritratto è il kabuto giapponese “Kobayashi” in grigio metallizzato, in uso a tutti i Dipartimenti prima del terremoto del 2009, ed ora progressivamente in fase di sostituzione con il modello “Casco” di concezione moderna; quello raffigurato è costituito da un guscio in termoplastica ed un interno povero ma efficace. I pompieri indonesiani spesso lo portano in “battaglia” con una vistosa visiera trasparente applicata. Sul fonte un meraviglioso fregio artigianale che porta le parole: “Yudha” significa lotta, “Brama” indica il fuoco e "Jaya" significa vittorioso.

Questo è il sito del servizio antincendi di Jakarta, e Qui si trova la foto del pompiere indonesiano in azione.

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