Oggettive difficoltà linguistiche e mancanza di contatti diretti hanno sempre reso difficile la conoscenza con un pompiere albanese, sia per quanto riguarda l'approvvigionamento di un casco, sia per le informazioni che sempre accompagnano i miei post. Poi nel breve volgere di pochi mesi l'amico, collega, referente collezionistico oltre che carissimo ispettore superiore ha reperito un raro e prezioso copricapo, pur in condizioni deplorevoli che, come sa chi frequenta questo blog, per me non costituiscono un motivo per ridurne il valore, anzi. In seguito il gentilissimo e disponibile amico albanese DOC di Shkodra anche se ormai madrelingua italiano, mi ha messo in contatto con un Vigile del fuoco che ha reso possibile la descrizione della struttura del Corpo albanese. Ad entrambi va il mio rigraziamento per aver contribuito a mettere un altro tassello a questa collezione e a questo blog: falenderim Reze, grazie Chris!
L'Albania è uno Stato della Penisola balcanica situato nel sud-est dell'Europa. Il paese ha una superficie di 28 748 km² e una popolazione di 2,8 milioni di abitanti, è membro delle Nazioni Unite, la NATO, e altre numerose organizzazioni internazionali. Dal 24 giugno 2014 l'Albania è ufficialmente candidata per l'adesione all'Unione europea dopo aver richiesto formalmente l'adesione all'UE il 28 aprile 2009; è tra i paesi emergenti d'Europa, e, grazie alle numerose bellezze naturali, storiche ed artistiche, tra le nuove mete turistiche dei Balcani. La sua capitale è Tirana, principale centro finanziario del paese. Dopo decenni di isolamento, non solo con il blocco occidentale ma anche con gli stessi Paesi di oltre cortina di ferro, visti dal padre/padrone albanese Enver Hoxa come traditori dei dogmi del comunismo e quindi da evitare, recentemente riforme di libero mercato hanno aperto il paese agli investimenti stranieri, in particolare nello sviluppo di infrastrutture energetiche e di trasporto.
L'Albania è uno Stato della Penisola balcanica situato nel sud-est dell'Europa. Il paese ha una superficie di 28 748 km² e una popolazione di 2,8 milioni di abitanti, è membro delle Nazioni Unite, la NATO, e altre numerose organizzazioni internazionali. Dal 24 giugno 2014 l'Albania è ufficialmente candidata per l'adesione all'Unione europea dopo aver richiesto formalmente l'adesione all'UE il 28 aprile 2009; è tra i paesi emergenti d'Europa, e, grazie alle numerose bellezze naturali, storiche ed artistiche, tra le nuove mete turistiche dei Balcani. La sua capitale è Tirana, principale centro finanziario del paese. Dopo decenni di isolamento, non solo con il blocco occidentale ma anche con gli stessi Paesi di oltre cortina di ferro, visti dal padre/padrone albanese Enver Hoxa come traditori dei dogmi del comunismo e quindi da evitare, recentemente riforme di libero mercato hanno aperto il paese agli investimenti stranieri, in particolare nello sviluppo di infrastrutture energetiche e di trasporto.
Scutari,
in albanese Shkodra o Shkodër) è una municipalità
(bashki) di 289.000 abitanti situata nell'Albania nord-occidentale,
capoluogo del distretto omonimo, vicino ai fiumi Drin, Buna e
Kir e di fronte all’omonimo lago, al centro di una zona, dove in un raggio di
45 km si passa dalle spiagge adriatiche, alle zone impervie e montagnose
delle Alpi Albanesi. Scutari è luogo culturalmente importante per la nazione
albanese, viene infatti considerata "La culla della cultura
albanese", oppure la "Firenze dei Balcani", è città ricca di
monumenti e attrazioni turistiche, oltre che essere da sempre considerata la
capitale morale dell'Albania. Il clima è di tipo mediterraneo, con inverni miti
ed estati calde: in inverno la temperatura difficilmente scende al di sotto dei
-4 C°, invece d'estate può arrivare a 40 C°.
I pompieri albanesi o Zijarrfiksi
sono statali in dipendenza dal Ministero dell’Interno, ed inquadrati nelle
forze di Polizia regionali; l’organizzazione e la gestione spettano invece al
Comune di riferimento. Ogni reparto ha quattro gruppi operativi composti da 7/8
persone, di cui 1 caposquadra, 2 autisti ed i restanti vigili oltre a un
centralinista che gestisce la risposta telefonica. Ogni squadra presta un turno
di 24 ore alternato a tre giorni di riposo, in uno dei quali garantisce
comunque la reperibilità, per dare supporto alla squadra che non potesse fare
fronte all’emergenza. In dotazione hanno vecchi mezzi dell’epoca comunista a
cui si vanno via via affiancando nuovi APS, botti e scale della Mercedes o
Iveco. Il pompiere albanese guadagna circa 300 euro al mese, e la tradizione
vuole che si tramandi il mestiere di padre in figlio.
Il casco in collezione è un usatissimo,
arrugginito, ammaccato, incompleto casco antisommossa della Polizia, di cui i
pompieri sono parte, promosso sul campo all’uso pompieristico rendendolo visibile
con adesivo catarifrangente. E’ in fornitura ai vigili del fuoco insieme a una
pletora di altri caschi di tipologia molto variegata, frutto di donazioni di
altri Corpi, di scambi, di acquisti personali del pompiere. Si vedono caschi
inglesi, norvegesi, americani, e anche italiani, spesso con i loro fregi
originali e le differenze cromatiche proprie delle loro attribuzioni
originarie, a testimoniare la povertà nelle dotazioni dei pompieri albanesi ma
contemporaneamente la volontà di riscatto e di miglioramento di questi colleghi
così vicini a noi. Resta da capire se la strada della novità ed il nuovo decollo economico del Paese porteranno in futuro
questi cugini a dotarsi dei classici Gallet o li avvicineranno ai nostri Sicor
VFR, vista la pluriennale vicinanza che ci lega.
Nella fotografia uno dei momenti più gioiosi della vita della caserma, la visita di una scolaresca vociante e festosa. La foto è tratta da qui.
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