La Repubblica Sudafricana, anche detta semplicemente Sudafrica,
è uno Stato indipendente dell'Africa australe. È situato nella punta
meridionale del continente africano e confina a nord con la Namibia,
il Botswana e lo Zimbabwe, a nord-est con il Mozambico e
lo Swaziland; circonda completamente nei suoi confini anche il piccolo
Stato del Lesotho. Si affaccia sull'oceano Atlantico e su quello Indiano
e Capo Agulhas, il punto più meridionale del continente africano,
delimita il confine fra i due oceani. Il Sudafrica è l'unico Paese al mondo ad
avere tre capitali: Pretoria, sede del Governo, Città del Capo, dove
si trova il Parlamento, e Bloemfontein, sede del potere giudiziario.Dalla
fine del regime di apartheid – vigente fino ai primi anni
novanta – che relegava la popolazione di colore ad un ruolo marginale e di
inferiorità razziale il Paese ha acquisito la denominazione informale di Rainbow
Nation ("nazione arcobaleno", ovvero "abitato da
persone di diversi colori"). Le condizioni di vita per i neri tuttavia
restano molto difficili: il governo sudafricano ha dovuto accettare le
politiche neoliberiste del Fondo Monetario internazionale; si è fatto carico di
pagare il debito internazionale creato dai precedenti governi
anche privatizzando molte imprese nazionali. I servizi sociali (acqua,
istruzione, sanità) non sono riconosciuti a tutti e nelle periferie urbane i
poveri non sono ancora cittadini a tutti gli effetti.
Johannesburg, capitale della provincia di Gauteng, è anche la città più popolosa del Sudafrica e la seconda dell'Africa
subsahariana dopo Lagos (Nigeria). Viene anche
informalmente chiamata Joburg, Jozi e e
Goli; quest'ultimo nome, che significa "luogo d'oro"
in zulu, può essere riferita all'attività mineraria nella zona o alla
ricchezza economica. In base al censimento del 2001, Johannesburg è popolata
da oltre 3 milioni di sudafricani; incluse
le periferie ci sono 8 milioni di persone. Tra i quartieri più noti di
Johannesburg vi è Houghton,
dove Nelson Mandela risiedette. All'esterno di Jo'burg
sorge la township di Soweto,
fondata appositamente per ospitare i sudafricani neri (il suo nome deriva da
Southern West Township) e divenuta successivamente simbolo del movimento anti-apartheid.
Johannesburg è anche tristemente famosa per essere tra le città con più alto
tasso di criminalità al mondo.
Tra i quartieri più poveri della città si annovera
Alexandra, uno "slum" di un miglio quadrato abitato da quasi un
milione di abitanti, simile a tante altre baraccopoli del mondo per la sua struttura
spontanea, per l'assenza di infrastrutture e regole, anche nel costruire le
abitazioni, che in massima misura sono strutturate su un piano e fatte di
lamiere, tavole di legno, teli in plastica e materiali di recupero. La poca
distanza tra le case, gli impianti elettrici di fortuna realizzati
allacciandosi abusivamente alla rete stradale, i materiali infiammabili con cui
sono realizzate le case e che sono accumulati in esse, fanno di Alexandra un
quartiere ad alto rischio di incendio, con esiti spesso drammatici. A difesa
del territorio troviamo un'unica stazione di pompieri, diversa dalle altre 25
distribuite sul territorio urbano, così simili a qualunque altra caserma che
sia in Europa o negli Stati Uniti; qui opera un enorme "tanker", una
botte da 9.000 litri per avere autonomia idrica in caso di incendio, che si
muove a stento negli stretti passaggi lasciati dalle baracche. I pompieri che
ci operano, al comando del sottufficiale Wimpie Van Staden, un afrikaans di
etnia bianca con cui collaborano vigili di colore, affrontano la violenta
criminalità che affligge il quartiere con l'aureola dell'intoccabilità che gli
viene donata dal mestiere che fanno, unica forza pubblica ammessa a circolare
liberamente nel territorio proprio perché riconosciuta come indispensabile.
Il casco in collezione è un insolito Super Chieftain (che
significa "capitano" in lingua inglese) della Compagnia canadese Safety
Supply Co., che iniziò a produrre elmi di protezione a partire dal 1929. L'esemplare
raffigurato, nel colore giallo, risale agli anni compresi fra il 1960 ed il
1980 e porta sulla fronte il fregio plastico del Dipartimento dei vigili del
fuoco di Johannesburg che nel cartiglio reca la scritta "Fortiter et
Recte" rivettato alla spessa calotta del casco, per il resto improntato a
grande semplicità. Ha un interno in plastica ed il soggolo passante è in cuoio
marrone con fibbia. Nella sua poca raffinatezza porta il ricordo di quello che
significava vivere in quegli anni in quei posti, per questo racchiude molte
emozioni e suggestioni.
La foto rappresenta camion dei vigili del fuoco sudafricani
in azione in uno slum di Johannesburg. è
tratta da qui
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