giovedì 7 gennaio 2016

Il casco dominicano Cairns Senator de La Romana






La Repubblica Dominicana è una democrazia rappresentativa situata nei due terzi orientali dell'isola caraibica di Hispaniola, nelle Grandi Antille. Confina a ovest con la repubblica di Haiti, ed è bagnata a nord dall'Oceano Atlantico, a sud dal Mar dei Caraibi e a est dal Canale della Mona, che la separa da Porto Rico; la sua capitale è Santo Domingo, e si parla lo spagnolo nella sua variante caraibica. Il territorio dominicano è prevalentemente montuoso, dominato dalla Cordillera Central con punte oltre i tremila metri, i più elevati dei Caraibi, ed il clima è tropicale caraibico, con piogge abbondanti e fasce climatiche in relazione all'altitudine. La popolazione ammonta a 9,9 milioni con un tasso di crescita dell'1,5% ma si stima la presenza di circa un milione di immigranti illegali haitiani, in fuga dalla lancinante povertà e dalle miserabili condizioni di vita del loro Paese flagellato da cataclismi e carestie, che sfuggono al normale censimento. La Romana è una delle 31 province in cui è suddiviso il territorio, ed è anche il comune capoluogo, popolato da 139.671 abitanti; la località prende nome da una pesa detta "la romana" e gestita da una famiglia romana, usata nel Cinquecento per valutare le merci importate ed esportate dall'isola di Hispaniola; da allora La Romana è stata centro dell'esigua emigrazione di italiani nella Repubblica Dominicana. Questa emigrazione è divenuta consistente e si è arricchita quando a fine Ottocento furono sviluppate piantagioni di zucchero nelle campagne circostanti: la famiglia Vicini ne è stata la massima rappresentante, ed ha successivamente promosso lo sviluppo del turismo nell'area con la creazione di "Casa de Campo", un villaggio turistico molto lussuoso. Ciò ha contribuito a fare de La Romana, terza città del Paese, una delle più ricche del territorio, proprio in virtù del suo essere epicentro dei flussi turistici, anche grazie alla presenza sul suo territorio di uno scalo aereo internazionale, insieme alla massiccia presenza della filiera produttiva della canna da zucchero in tutte le sue componenti.

Il Corpo Pompieri de La Romana fu fondato nel 1921 sotto la guida del Jefe, cioè Capo, Maggiore Gabriel Lama. La scarsa collaborazione delle autorità fece fallire questo progetto e trascorsero due decenni prima che, nel 1941, un gruppo di cittadini illustri rimettesse in piedi un servizio di soccorso pubblico degno di questo nome, che il 16 agosto del 1942 divenne finalmente reale con l’inaugurazione della sede, dove oggi c’è un ristorante in Calle Diego Avila. Nei mesi seguenti il servizio si organizzò in brigate, rispettivamente Pompe, Estintori, Soccorso e salvataggio, Crolli e puntelli, Polizia e ordine, Vettovagliamento, Musica e sanità del Corpo. La sede rimase in quella localizzazione fino al 1961, quando si trasferì in nuovi locali ristrutturati e migliorati presso la sede della Polizia nazionale, dove si trova tuttora, sotto la guida dal Colonnello Antonio Gerbasi, con una componente permanente unita a quella volontaria, che davano al Corpo un discreto organico. Inizialmente scarsi di mezzi, negli anni ’70 del secolo scorso grazie al Rotary Club di Portorico fu possibile acquistare un’autopompa usata, e grazie agli sforzi dei membri del Corpo uniti a fondi statali fu finalmente possibile acquistarne una nuova, di tipo americano, nel 1980. Negli anni ’90, vista la crescita del tessuto urbano, se ne aggiunse un altro, di tipo europeo, dono della comunità britannica, insieme alla prima ambulanza del Corpo. E’ del 2001 l’arrivo di una autobotte da 2000 galloni, destinata a rivoluzionare le capacità di intervento del Corpo, sotto la guida dell’illustre Capo Colonnello Medardo Antonio Quezada, detto Tony dai suoi affezionati pompieri, ai quali ha dato più personale, migliori uniformi e alimentazione, oltre ad un salario più alto. A lui si deve la costruzione di un nuovo distaccamento a nord della città e l’acquisto di quattro mezzi antincendio e uno di soccorso. In questo periodo fortunato si è anche creato un Dipartimento Tecnico con il compito di praticare la prevenzione degli incendi, uno dei mezzi più efficaci per ridurre i rischi di incendio e il miglior mezzo di salvaguardia delle vite umane e dei beni che i pompieri hanno il compito statutario di proteggere.

La ditta Cairns ha origine nel 1868 a New York quando i fratelli Jasper e Henry Cairns acquistarono la ditta fondata da Henry Gratacap nel 1836, e da allora rifornisce la grande maggioranza dei pompieri americani, anche dopo essere stata assorbita nel 2000 dalla multinazionale MSA. La produzione continua ad essere a Clifton, una cittadina del New Jersey in cui la Cairns & Brothers si è trasferita dalla storica sede di New York negli anni ’50 del ‘900. Il modello Senator in alluminio, presente in collezione con la prestigiosa e rara placca del Capo del Corpo de La Romana, il “Primer Jefe”, entrato in produzione del primo dopoguerra è rimasto sulla testa dei pompieri di tutto il Continente americano almeno fino agli anni ’70 del secolo scorso, per essere via via abbandonato a causa del problema di conduttività elettrica del metallo con è costruito, a causa del verificarsi di incidenti anche molto gravi, connessi con l’elettrocuzione intesa come complesso dei danni arrecati al corpo umano dal contatto con correnti elettriche pericolose.  

Qui c'è il blog dei pompieri de La Romana, e da Qui è stata tratta la fotografia della sede, il Cuartel, degli eroici colleghi centroamericani.

2 commenti:

Gino ha detto...

Grazie delle preziose e accurate informazioni che metti a disposizione dei collezionisti e appassionati della storia dei Pompieri !

firehelmetcollection@gmail.com ha detto...

Caro Gino, grazie del tuo apprezzamento! Va a premiare uno sforzo che vuole non mostrare semplicemente una collezione di caschi, ma tutto il mondo che c'è dietro. Continua a seguire questo blog e io prometto di continuare a illustrare altre storie e altri caschi.