La Polonia, ufficialmente Repubblica di Polonia, è uno stato membro dell'Unione europea, della NATO e
dell'ONU. è situata nell'Europa
centrale, ha una popolazione di quasi quaranta milioni di abitanti su
una superficie relativamente ristretta di circa trecentomila chilometri quadrati; è una repubblica parlamentare, con capitale Varsavia. Io ho avuto la fortuna di
visitarla nel 1992, subito dopo la caduta della Cortina di ferro, emblema della
contrapposizione tra i blocchi occidentale e sovietico, riportando
l'impressione di un Paese molto disciplinato e di rigidi principi, e ricco di
importanti vestigia storiche. Va ricordato che lo Stato polacco ha una storia lunga più di un
millennio, arrivando a diventare nel XVI secolo uno
dei più ricchi e potenti paesi d'Europa. In seguito la Polonia cessò
addirittura di esistere come Stato indipendente per un lungo periodo di 123
anni, in quanto fu spartita tra Russia, Austria e Prussia.
L'indipendenza venne riguadagnata nel 1918,
in seguito alla prima guerra
mondiale, come Seconda Repubblica
di Polonia. Dopo la seconda
guerra mondiale, divenne uno stato
satellite dell'Unione Sovietica,
conosciuto come Repubblica Popolare Polacca (Polska
Rzeczpospolita Ludowa o PRL). Nel 1989, le prime elezioni parzialmente libere dopo la seconda
guerra mondiale, si conclusero con il movimento per la libertà che vinse contro
il partito comunista; importante impulso venne dato dal movimento "Solidarnosc" di Lech Walesa.
Il Comando Nazionale di
Stato, che ha l'acronimo in lingua polacca di KG PSP, è situato a Varsavia e
coordina l'attività delle 353 municipalità polacche; comprende anche le cinque
sedi di formazione permanente sparse per il territorio del Paese, oltre
all'attività del servizio scientifico e ricerca per la protezione antincendi. A
Varsavia c'è anche il Museo nazionale del servizio antincendi. In totale nel
territorio polacco operano 494 caserme statali, 3.745 sedi volontarie, 5
servizi antincendi di industrie di particolare grandezza, undici unità
antincendio a servizio di ospedali di primaria importanza e 201 istruttori
esperti in differenti tecniche che si occupano delle rispettive tematiche
specialistiche. Dal 1834 Varsavia ha avuto la propria Brigata di pompieri,
creata sul modello di quella di San Pietroburgo, nata l'anno prima, e suddivisa
in quattro Dipartimenti sulla base dei confini dei quartieri: rimase in
attività fino agli anni della Seconda guerra mondiale, per confluire, al
termine del conflitto e sotto le rigide direttive sovietiche, sotto l'egida del
Servizio nazionale.
Il casco in collezione arriva dall'amico
Mariusz, ufficiale in servizio al Comando di Varsavia con il grado di Capitano,
che mi ha omaggiato del suo casco ora sostituito dal modello F7F della Pacific.
è nel colore rosso della componente permanente,
mentre i volontari lo portano fotoluminescente; è prodotto dalla ditta polacca
Kalisz che lo ha contraddistinto con la sigla ZS-03/06: questa ditta produce
articoli in plastica dal 1951 e dal 1970 ha intrapreso la produzione di elmi
protettivi in resina poliestere con rinforzo in fibra di vetro. I suoi prodotti
sono diffusi in tutta l'Europa orientale e Paesi limitrofi. Presenta un robusto
guscio esterno con visiera a scomparsa trasparente ed un ottimo interno molto
comodo con sottogola a cinque punti in grado di assicurare ottima stabilità al
casco indossato, Non ha emblemi sul frontale ma solo i catarifrangenti attorno
alla calotta per aumentare la sua visibilità in ore notturne o con scarsa
visibilità; si completa con un ampio paracollo in cuoio bianco e l'applicazione
di un portalampada in metallo sul bordo inferiore della falda, in grado di
alloggiare una pila tipo "Maglite" e dare modo al pompiere di vedere
la strada da percorrere anche in condixzioni di scarsa iluminazione.
Le foto dei pompieri di Varsavia sono tratte da
qui e da qui
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