Durante gli anni della guerra fredda, il territorio tedesco venne suddiviso in due parti, e come il resto della Germania anche Berlino subì questo destino; la città venne suddivisa tra le potenze vincitrici della seconda guerra mondiale, con i russi a presidiare la zona est e americani, francesi e inglesi in quella ovest. Nel servizio antincendi vennero inizialmente riutilizzati i materiali in uso nel periodo bellico, essenzialmente il modello di casco M35 di derivazione militare, realizzato però in alluminio con fori aeratori sui lati; il colore era grigio.
Nella Germania Est (DDR) alla fine degli anni settanta la ditta VEB Plastverarbeitung (VEB lavorazioni plastiche) venne incaricata di sviluppare un nuovo tipo di elmetto per i vigili del fuoco; dopo un periodo iniziale di test presso alcuni comandi di vigili del fuoco professionisti all’inizio degli anni ottanta il casco venne destinato a tutto il personale. Il guscio esterno è in plastica con rivestimento esterno in cromo vaporizzato, con lo scopo di riflettere il calore radiante anche se chi lo ha utilizzato riferisce della sua scarsa resistenza alle alte temperature; sulla parte frontale possiede una visiera a bolla in metacrilato trasparente, forata per permettere la comunicazione verbale, munita di uno scomodo sistema di frizione a scatti da azionare con entrambe le mani, oltremodo disagevole per chi magari le mani le sta usando per tenere una lancia antincendi, o portare un corpo esanime. Presentava due diversi paracollo in cuoio, più corto per gli ingegneri del Corpo e più ampio (come quello dell'esemplare in collezione) per il personale operativo, nelle mie informazioni l’unico modo per distinguere i gradi. Completa l’elmetto un interno in cuoio confortevole con soggolo di tipo paracadutistico a quattro attacchi. All’interno riporta la marcatura NVA, l’esercito della Repubblica Democratica Tedesca, dal cui casco M56 deriva direttamente, a sua volta ampiamente influenzato dal materiale pompieristico sovietico (vedi post sul casco ucraino). Ringrazio l'amico Markus per le informazioni, disponibili sul suo meraviglioso sito che spero di poter aggiungere ai miei link.
Nella Germania Est (DDR) alla fine degli anni settanta la ditta VEB Plastverarbeitung (VEB lavorazioni plastiche) venne incaricata di sviluppare un nuovo tipo di elmetto per i vigili del fuoco; dopo un periodo iniziale di test presso alcuni comandi di vigili del fuoco professionisti all’inizio degli anni ottanta il casco venne destinato a tutto il personale. Il guscio esterno è in plastica con rivestimento esterno in cromo vaporizzato, con lo scopo di riflettere il calore radiante anche se chi lo ha utilizzato riferisce della sua scarsa resistenza alle alte temperature; sulla parte frontale possiede una visiera a bolla in metacrilato trasparente, forata per permettere la comunicazione verbale, munita di uno scomodo sistema di frizione a scatti da azionare con entrambe le mani, oltremodo disagevole per chi magari le mani le sta usando per tenere una lancia antincendi, o portare un corpo esanime. Presentava due diversi paracollo in cuoio, più corto per gli ingegneri del Corpo e più ampio (come quello dell'esemplare in collezione) per il personale operativo, nelle mie informazioni l’unico modo per distinguere i gradi. Completa l’elmetto un interno in cuoio confortevole con soggolo di tipo paracadutistico a quattro attacchi. All’interno riporta la marcatura NVA, l’esercito della Repubblica Democratica Tedesca, dal cui casco M56 deriva direttamente, a sua volta ampiamente influenzato dal materiale pompieristico sovietico (vedi post sul casco ucraino). Ringrazio l'amico Markus per le informazioni, disponibili sul suo meraviglioso sito che spero di poter aggiungere ai miei link.
Secondo i piani produttivi avrebbe gradualmente dovuto essere fornito anche ai distaccamenti volontari, i Freiwilliger Feuerwehr, che nelle due Germanie erano presenti capillarmente su tutto il territorio (e che continuano ad esserlo tuttora, anche dopo la riunificazione).
Oggi le due Germanie unite adottano il casco Schuberth di foggia storica (forse un filino inquietante…), il Gallet F1 marcato Draeger, il Casco, il Rosenbauer Heros, il Draeger HPS 6100; i vigili del fuoco della città di Berlino riunificata utilizzano una variante del casco militare Nato, il Draeger HPS 4100.
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