Il Perù è uno Stato dell'America meridionale.
Confina a nord con Ecuador e Colombia, a est con il Brasile, a
sud-est con la Bolivia, a sud con il Cile, e ad ovest con l'Oceano
Pacifico. Il territorio peruviano è stata sede di antiche culture, che vanno
dalla civiltà Norte Chico, una delle più antiche del mondo, all'Impero
Inca, lo Stato più grande dell'America precolombiana. Oggi il Perù è una Repubblica
presidenziale democratica rappresentativa divisa in 25 regioni amministrative;
la sua geografia fisica varia dalle pianure aride della costa del Pacifico,
alle vette delle Ande e alle foreste tropicali del bacino
amazzonico. Si tratta di un paese in via di sviluppo con un alto Indice di
sviluppo umano e un tasso di povertà del 28,7%. Le sue principali attività
economiche sono l'agricoltura, la pesca, l'estrazione mineraria, e la
produzione di prodotti tessili. La popolazione peruviana, stimata in circa 30,5
milioni, è multietnica, e comprende amerindi, europei, africani e asiatici.
Lima è la sua capitale, fondata col nome di Ciudad de los Reyes, centro
culturale, industriale e finanziario dell'intero Stato sudamericano. Nel
censimento del 2007 la popolazione, in continua crescita, di oltre 9 milioni di
abitanti essenzialmente risultato della migrazione dalle campagne degli ultimi
decenni, in particolar modo dagli anni sessanta del XX secolo: oggi
è tra le 30 città più popolose al mondo. Lima è multietnica, le sue 28
università ne fanno uno dei principali centri culturali del Perù e dell’intera
America Latina, ricca di musei, eventi culturali, fervente nel campo del
commercio e dell’industria. La città si trova in una valle scavata dal fiume Rímac in
riva all'oceano Pacifico sulla costa centrale del Perù. Il clima di Lima è
abbastanza singolare: a parte il suo alto livello di umidità e scarse
precipitazioni, sorprendono le sue strane caratteristiche grazie alle quali,
pur essendo situata quasi al livello del mare in una zona tropicale, la costa
centrale del Perù è molto più fredda di come dovrebbe essere dal punto di vista
geografico. Essa presenta inoltre una serie di microclimi atipici a causa del
freddo che le contraddistingue, ricoprendo con una coltre nebbiosa il
territorio per buona parte dell’anno.
Alla fine del secolo XVIII il Vicereame del Perù, in seguito
ai continui incendi che distruggevano la città di Lima ed il porto del Callao,
ordinò che al suono d'allarme dovevano presentarsi i maestri falegnami,
carrozzieri, caricatori, muratori ed acquaioli con i propri attrezzi, botti e
secchi. Nel 1847, la nuova Repubblica vide la necessità di creare un
servizio antincendio in ambito nazionale. Questo fu realizzato il 5 dicembre
del 1860, quando un gruppo di ricchi commercianti peruviani e stranieri
residenti nel Callao, decisero di proteggere le proprie vite e proprietà dal
fuoco devastatore. Sorse così la Compagnia Nazionale di Pompieri Volontari “Unione
Chalaca” che ancora ha il N°1, la più antica e nel cui certificato di
nascita figura un italiano: José (Giuseppe) Dall'Orso. Il Corpo ha
nelle sue origini una preziosa componente d'origine italiana; si tratta delle
Compagnie dei Pompieri Roma (N° 2),
Italia (N° 5), Garibaldi (N° 6 e 7) che oggi fanno parte delle unità più
antiche, da più di un secolo si dedicano a salvare vite in questo Paese. Nel 1953 avvenne la rifondazione del Cuerpo con
criteri moderni, avvenuta il 2 dicembre con il giuramento della Giunta
Direttiva Provisionale. Oggi si compone di 202 compagnie distribuite in tutto
il territorio nazionale, a cui fanno capo oltre dodicimila pompieri, di cui il
30% sono di sesso femminile. I prodi Bomberos, tutti organizzati su base
prettamente volontaria e totalmente privi di riconoscimento economico,
gestiscono annualmente oltre 140 mila emergenze suddivise tra incendi, soccorsi
e interventi sanitari. Il Corpo dei Pompieri burocraticamente è un organismo
decentralizzato che dipende dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e fa
affidamento a un budget statale per comprare materiali, attrezzature e
provvedere alla manutenzione delle unità. Tuttavia, molte unità sono in pessimo
stato, cosa che a volte rende difficile il loro lavoro, nonostante i pompieri
mantengano alto lo spirito e ogni volta ci siano sempre più giovani che vogliono
entrare a far parte del servizio volontario; vendite di beneficenza, raccolte
di fondi e feste sopperiscono ai deficit statali. La stazione n° 21 prende il
suo nome “Rimac” dal quartiere di Lima in cui sorge, toponimo del fiume che
scorre in mezzo alla Capitale e ne costituisce l’”anima” idrica. Qui, in calle
Pedregal, operano gli APS “M21-1” e “M21-2” in configurazione polivalente,
il carro soccorso “Res21” adibito agli interventi di “rescate”, l’ambulanza
medicalizzata “SAMU-21” e la base “Amb-21” oltre all’ABP –“Cist-21” da 4000
litri.
Il casco in uso ai fratelli peruviani è il classico tipo
americano, già visto in altri post, come quello sul casco americano di San José di California, o quello che descrive il casco dello Swaziland: in questo caso il Cairns 660 nel colore
rosso che contraddistingue tutte le attrezzature dei pompieri del CBVP, incluse
le tute. Sul fronte campeggia il simbolo del Corpo, uguale in tutto il Paese,
su base catarifrangente; ai lati il numero indica la Caserma di appartenenza
(che vanno dalla 1 alla 202 su base nazionale) e il crest a semicerchio con l’indicazione
del nome della stessa, oltre a bande rifrangenti gialle sul perimetro. In
alcune caserme, su base personale in virtù del costo nettamente maggiore, sono
in uso anche i 1010 e 1044 e simili, caratterizzati da costolature molto più
marcate e ampio scudo identificativo frontale in cuoio, più simili allo storico
N5A visto nel post su New York. Completa il tutto la visiera frontale in
metacrilato, il soggolo con aggancio rapido e il paranuca in tessuto Nomex a
proteggere la parte posteriore del capo dagli effetti del calore e della
fiamma. Qui troviamo il sito del Corpo Nazionale, e da qui è stata tratta la
foto di un intervento congiunto con i pompieri di caserme adiacenti.